Sardegnaaaaaa
Sardegna, mia amata isola, come ogni anno, ci veniamo volentieri per poter rilassare sulla spiaggia dove c’è il mare cristallino che non ha rivali (per me).
Appena sbarcati al porto di Olbia dal traghetto Grimaldi-Lines da Civitavecchia, c’è stato un controllo termometro senza però tampone.
A 25 km dal porto di Olbia, ci siamo fermati come anno scorso, la spiaggia di Poltu Manzu, è una caletta molto piccola dove la bellezza del paesaggio non ha bisogno di descrizioni, è una meraviglia, si riesce a stare tranquilli, un vero paradiso terrestre. Non ci sono bar ne lettini di concessioni varie, e abbiamo parcheggiato il nostro furgone praticamente in spiaggia a 30 metri dal mare e ci godiamo due giorni di relax in uno dei posti più belli del mondo dove si possa ammirare il tramonto e le stelle di notte.
Si raggiunge solo con i mezzi 4×4, la strada è sterrata abbastanza lunga circa 6/8 km ma vale la pena.
Dopo aver trascorso 2 notti, proseguiamo verso ovest e non più della Costa Smeralda per evitare l’aggravamento del contagio Covid come circolano le voci nelle ultime notizie.
Arrivati Argentiera a ovest di Sardegna dopo 140 km; abbiamo notato appena entrati la “Spiaggia Piccola” del paese, c’erano 2 camper che sostavano a pochi metri dalla bella spiaggia, mare trasparente, fondale interessante, con alle spalle la vecchia miniera d’argento.
Era una miniera con estrazione in ferro, rame etc… in stato di abbandono ma ora è in fase di restauro che si può visitare tutti i giorni gratuitamente.
Il mare ha colori bellissimi in quanto i resti minerari sul fondo conferiscono al mare un tono di blu davvero indimenticabile. La profondità del mare e i sassolini che franano sotto i piedi rendono una sensazione particolare pertanto per godere appieno della cala è indispensabile trovare mare calmo. Noi siamo stati davvero fortunati, il mare sembrava un lago ed è rimasto così praticamente fino a sera, che goduria.
Dopo due notti, è il momento di salutare l’Argentiera e proseguiamo fino a 8 km prima di Stintino da una sosta camper “La Pineta” dove gestisce una bella ragazza che conosce abbastanza la nostra lingua dei segni, che ci ha favorito molto la nostra permanenza di 4 notti; ci è piaciuto sopratutto che e molto ben alberato con servizi puliti e c’è anche la navetta ma noi giriamo con la nostra amata Yamaha Tricker.
La Pelosa ha sabbia finissima, fondali limpidi e i colori turchese e azzurro del mare che si confondono col cielo.
Il panorama così suggestivo è dato dalle torri che la incorniciano e dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara che la proteggono dall’impeto del mare aperto. Negli Anni Settanta era famosa per le sue dune, ormai quasi del tutto sparite. Se non ricordo bene, la prima volta che sono venuto al “La Pelosa” di Stintino era del 1981, al ritorno del viaggio dall’Europa con la Renault 18, noi 3 fratelli dormivamo con sacco a pelo proprio sulla spiaggia dove ci sono belle dune etc…
Novità da quest’anno “La Pelosa” come sempre sono state prese d’assalto dai turisti. Troppi, secondo i sardi e per mantenerle così belle da quest’ estate cambia tutto: accessi limitati, automobili off-limits e ingressi a pagamento.
Per salvarla dall’erosione causata dal passaggio dei bagnanti sarà a numero chiuso, con un tetto massimo di 1500 persone al giorno, ma bisogna anche pagare un ticket che si attesta a 3,5 euro a persona (clicca qui). La tariffa è in vigore da quest’anno dall’1 luglio fino al 30 settembre e dalle 8 del mattino alle 18.
Addio ai furbetti. All’ingresso sarà consegnato a ogni bagnante un braccialetto biodegradabile di diverso colore in base al giorno della settimana. La spiaggia può raggiungere a piedi anche dalle spiaggette vicine per una passeggiata, ma non si potrà sostare se non con il braccialetto al polso e l’obbligo di utilizzo della stuoia (e non il telo mare), il divieto di asportare sabbia dalla spiaggia, di introdurre animali fino alle ore 20 e di portare borse frigo e soprattutto resterà una spiaggia “smoke free”.
Ormai è un business, nonostante il Covid, la spiaggia è piena, affolattissima, che tristezza, comunque siamo rimasti qui per 4 notti
Poi siamo partiti per tutta la costa sostando la notte al porto di Isola Rossa è una piccola borgata marinara (frazione di Trinità d’Agultu e Vignola) ed è situata sulla terraferma di fronte ad un isolotto rossastro che dà il nome alla località, aprofittiamo per una cena deliziosa a base dei pesci in una bella trattoria.
poi Costa Paradiso “Un angolo di Paradiso”
Situato nel nord ovest della Sardegna tra Santa Teresa di Gallura e Castelsardo. Forme e colori unici, scogliere scolpite dai venti, il mare incredibilmente turchese e cristalina, vegetazione mediterranea incontaminata e splendidi panorami mozzafiato di granito rosa, giallastro e rosso e magici tramonti sull’acqua e incredibili piscine naturali
continuando fino a Santa Teresa di Gallura dove ci fermiamo in un campeggio La Liccia che dista dal centro solo 6 km.
Amiamo tanto questa città, la prima volta siamo venuti nel lontano 1986 portando il gommone nel carrello trainato con la Mercedes GD240 e siamo colpiti di questa bella città dove la notte è molto animata fino a notte inoltrata e la vita (spese etc…) non è cara come altri paesi della Costa Smeralda; siamo andati a trovare un nostro caro amico Paolo, gelataio, il migliore in assoluto, se passate, gustatevi e non vi pentirete.
Port Raphael
L’insediamento di Porto Rafael nasce all’inizio degli anni sessanta, su idea di Rafael Neville, conte di Berlanga, con l’aiuto di architetti e impresari della zona. Si narra che il nobile spagnolo, figlio del regista Edgar Neville, conte di Berlanga del Duero, e di Angeles Neville y Rubio Arguelles, fu portato a costruire questo piccolo borgo in seguito a una visione notturna avuta in sogno.
Dopo aver acquistato, nel 1962, due ettari di terreno, Neville costruisce il primo edificio, la sua casita, adiacente al mare, a nord della spiaggetta. La casa verrà venduta nel 1965 al pittore inglese John Strachey.
Attorno alla piazzetta, progettata dallo stesso Rafael, sorsero in poco tempo alcuni locali, punti di ritrovo della bella vita di quegli anni. Infatti, Porto Rafael divenne subito meta vacanziera di personaggi dello spettacolo, artisti, industriali e nobili provenienti da tutto il mondo.
È un villaggio formato prevalentemente da case bianche in stile mediterraneo, concentrate attorno alla piazzetta principale. Vi si trova anche la piccolissima chiesetta di Santa Rita. Ai lati della spiaggetta vi sono dei porticcioli per l’approdo delle imbarcazioni.
Bellezza rara e unica.
Poi si imbarca sul traghetto da Santa Teresa di Gallura per Bonifacio in Corsica.